Centrale Venina 2019
Finalmente è stata consegnata! Dopo circa quattro mesi di duro lavoro, è stata terminata una delle opere più importanti realizzate da Brickozio.
Le dimensioni del progetto sono imponenti: 1 metro x 2 metri con un’altezza di 70 cm. Ci sono voluti circa 35.000 pezzi e, per far funzionare tutti i meccanismi elettronici, abbiamo inserito due alimentatori (uno da 5 volt e uno da 12 volt), un Arduino e tanta fantasia per far funzionare tutto correttamente.
Il progetto è iniziato i primi giorni di aprile 2019, quando abbiamo steso la base per costruire lo spaccato del terreno su cui avrebbe appoggiato la struttura. Abbiamo realizzato dei pali fatti con brick 2×2 alti 10 pezzi. La base è stata fatta con dei baseplate 48×48 e 32×32. La sezione del terreno, considerata la consistenza geologica del fondo, è stata implementata con brick di colore grigio, grigio scuro e marrone. Una sezione vicino agli interruttori principali è stata costruita con brick 1x1x5 per simulare la palificazione di consolidamento realmente realizzata con tronchi di rovere. Pensate che ne avevano usati circa 300 per rendere il terreno, dove sorge la centrale, più compatto per reggerne il peso.
Terminata la prima fase di livellamento del suolo e raggiunto il punto zero, abbiamo iniziato a disegnare il contorno della struttura con plate 1×2. Questa scelta, sebbene costosa in termini di numero di pezzi, è stata molto utile per spostare agevolmente il perimetro. Uno dei principali problemi era proprio quello delle proporzioni.
La struttura della centrale doveva essere in scala 1:50, come gli omini LEGO che sono in scala 1:48. Prese tutte le misure dalla reale piantina fornita da Edison, abbiamo iniziato a fare i conti per far stare in maniera proporzionale tutte le finestre. Pensate che sono 18, tolte quelle che non si vedono nella zona dello spaccato. 18 finestre per 12 vetri x 22 vetri di altezza… 4.752 brick 1×1 trans black solo per gli enormi finestroni caratteristici dell’edificio.
La base del piano della centrale, però, non era a livello terra ma ad un’altezza proporzionata di 5 brick. Questa particolarità dall’esterno della centrale non si nota, ma quando si iniziano a costruire le pareti si intuisce che anche dall’esterno ci sono delle caratteristiche architettoniche che lo fanno immaginare.
Un aspetto abbastanza difficile da ricostruire è stato il colore: la parte esterna è gialla mentre quella interna è bianca. Per riuscire a dare questa prospettiva di colore, non avendo brick bicolor, a piano centrale abbiamo dovuto usare due colori distanziati da 1 brick per dare struttura e solidità alle mura. Trascurando la sezione della turbina, i primi passi del perimetro sono stati veramente complicati e difficili da proporzionare. Ogni volta che iniziavamo ad edificare i perimetri, ci si accorgeva di un nuovo particolare.
Ad esempio, le finestre sotto la base centrale avevano dei vetri molto simili ai finestroni ma con un aspetto particolare estremamente difficile da ricostruire. Per mantenere le proporzioni, ci siamo dovuti ingegnare ad immergere dei profili grigio chiaro.
Andando avanti con i lavori, abbiamo ricostruito tutto il piano centrale e da lì abbiamo iniziato a descrivere la pianta dell’ingresso, che in effetti era la parte meno lineare. Considerati i due piani e le varie stanze che dovevano descrivere il profilo della zona interna, ci siamo accorti che molte zone non erano visibili e le abbiamo trascurate, mentre altre zone sono state dettagliate il più possibile.
Tutto l’interno della centrale è stato piastrellato con tile 2×4 e 2×2, alcuni con gli stud per poter agganciare le minifigures.
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